4.10.12

Il ciclone



" Si, perchè il ciclone, quando arriva, non è che t'avverte. Passa, piglia e porta via. 

E a te... non ti rimane altro che restare lì, bono bono, a capire che forse se non fosse

passato sarebbe stato parecchio, ma parecchio peggio."





Quando la vita cambia, in un giorno o in un'ora, non ha il passo leggero di chi balla in tulle. 
E finisce per far ballare te. Sei brava se, a stento, stai in equilibrio su un piede.



Così non lo riesci a realizzare immediatamente: un attimo e sei scossa. Poi torni verticale. 
Succede e hai bisogno di capire il vortice che ti travolge. Hai bisogno di far passare un po' di tempo, di premere standby e aspettare la messa a fuoco, magari di mettere a lievitare un dolce, di far venire i boccioli nuovi alle orchidee, di aspettare che si asciughi l'ultima passata di smalto prima di sapere a che pensi davvero. Prima che il groviglio di sensazioni diventi effettiva realtà, sorriso, parola. 
Le novità danno sensazioni. Le sensazioni, i pensieri. A loro volta, se sono davvero giusti, i pensieri danno certezze, nuovi equilibri, nuovi trampolini. Non crediamo di averne bisogno fino a quando non ci capita, fino a quando l'equilibrio dei nostri giorni tutti in fila non si sposta un po' più in là e il ciclone ci travolge e tutto è già cambiamento. Però succede, e a stento viviamo a pieno l'attimo. Restiamo così ferme ad aspettare e a riempire quel che sarà solo "senno di poi" riflettendoci piano. Passo dopo passo, un istante dopo l'altro. Niente a che fare coi rimpianti, è solo l'abitudine del ragionamento "post". E' solo l'elaborazione di quell'istante in cui non c'è più stata corrispondenza tra pensieri e vita, in cui eri ferma ed è successo tutto da sè.
Che te ne accorga subito o che capiti dopo un pò, che tu ne sia davvero felice o che è solo un valore aggiunto trascurabile, che tu pensi che ti abbia cambiato la vita o che forse ti sarebbe andata bene comunque, che tu creda nell'effetto sliding-doors o che pensi che tutto sia scritto in una sorta di equilibrio cosmico prestabilito e che quindi in ogni caso sarebbe andata così, è arrivato, ti ha travolto. E adesso tutto è nuovo. Tutto è inizio, nuova prospettiva, libertà. Soprattutto possibilità. Perchè fra darsela o riceverla la linea è sottile, ma il vero miracolo è che ci sia.