17.12.12

Instagrammando my week #parte3

 Come sempre, sette scatti per sette giorni.
- i valori di sempre trovati su una vetrina in centro.
- la festa di Santa Lucia tra i vicoli di Salerno: tradizioni, luci di Natale e fuochi d'artificio.
- il momento di fanciullezza che mi coglie all'improvviso e mi fa tornare a casa con un pacchetto di Didò. Che appena l'ho visto ne sentivo già l'odore.
- il mio pezzo di cuore a quattro zampe, tanti peli e evidentemente tanto sonno. Qui è appoggiata alla mia gamba con l'intento di chiedere un biscotto. Ma chiedere è un'attività stancante, e così preferisce schiacciare un pisolino seduta tra una richiesta e l'altra. 
- la ghirlanda luminosa e le tende della mio appartamento. Suggestioni natalizie.
- Ciao, sono Valeria. quella che fa aspettare i bambini perchè deve farsela prima lei la foto con l'orso. Beh, eccomi.
- una copertina di lana fatta ai ferri. che aspetta di essere completata e di riscaldare il mio prossimo nipote acquisito. E t'accorgi che anche le amiche, che non avresti detto mai potessero imbattersi in gomitoli e ferri, finiscono per perdere la testa, la silouette e le vecchie abitudini a favore di un meraviglioso pancione e tanto amore.

E' lunedì. Manca una settimana a Natale. 
Fatene magia da regalare in pacchetti e serenità per tutte voi.







13.12.12

#wishlist di Natale.

La mia lista dei desideri, mai come in questo periodo,si arricchisce ogni giorno di qualcosa di nuovo. 
Desidero una cosa al momento, ma più di tutto desidero tempo. Si, avrei bisogno di tempo per riuscire a fare tutto. Regali compresi.
Pochi giorni e poi, forse, riuscirò a regalarmi una serata casalinga fatta di dolci natalizi e di un film che mi conquisti la mente ed il cuore, di quelli che fanno sorridere e che anche se sai benissimo come andranno a finire, ti regalino un briciolo di buonumore. 
Una di quelle serate in cui le tue attenzioni sono tutte rivolte alla nuove collezioni di trucco, o al lookbook di Zara in vista delle feste. E magari anche a un paio di scarpe glitterate, per farti sentire scintillante e romantica in una notte invernale. E perchè no, a una collana: che mi "vesta completamente" e che brilli tanto. 
E poi ancora vorrei una colazione la domenica con le amiche che vedo sempre troppo di corsa tra un impegno, una relazione, un concerto. Vorrei che sia lenta e in un bar del centro. Calorica come piace a me e piena di discorsi da donne, a compilare la nostra infinita wishlist per il nuovo anno che verrà. 
Vorrei una domenica di sole per andare a Caserta alla mostra di uno dei miei fotografi preferiti e un buon alibi per giustificare quel desiderio folle di avvolgere il tuo corpo tra le pieghe di un piumone quando diventa lunedì, e non uscirne più.
Nel frattempo vi lascio qui la mia wishlist.
Dai budget più svariati. 
Spero solo che vi sia di ispirazione per qualche piccolo desiderio.
Ma che non lo sia proprio per tutti. Io amo le sorprese.




12.12.12

L'albero: l'importante è che ci sia.



E' nelle nostre città, nelle nostre case. Per attenderci la sera quando torniamo a casa, per farci compagnia davanti a un film, per farci addormentare col plaid sul divano.
Pieno di luci bianche o scintillante di mille colori è lui lo scenario dei nostri salotti nel mese dall’8 Dicembre al 6 Gennaio. E’ lui che custodisce i pacchetti che di giorno in giorno, con colori e forme diversi e con fiocchi o nastri come ornamento, aumentano di numero ai suoi piedi e aspettano di essere scartati la notte di Natale.
Sembra che la tradizione dell’albero abbia origini lontanissime da qui. Geograficamente e temporalmente.

11.12.12

Instagrammando my week #parte2

- il concerto dell'orchestra vocale Numeri Primi per l'AIL, perché Natale è soprattutto fare del bene. In ogni modo, con ogni mezzo.
Back stage e palco. Una bella emozione.
- la torta di rose alla cannella.
Ecco la ricetta brevemente:
500g di farina
1 cubetto di lievito di birra.
100g di zucchero
Vanillina
1 cucchiaino di sale
2 uova
80g di burro liquefatto
125g di latte tiepido.
Impastare e far lievitare.
Dopo la lievitazione stendere su un piano e spennellare con altri 100g di burro ammorbidito, 100g di zucchero e cannella a piacere.
Arrotolare. Tagliare il rotolo in parti uguali e mettere in teglia in modo che si vedano le "rose".
Fare lievitare nuovamente per mezz'ora, cospargere con altro zucchero sopra che caramella in cottura e cuocere in forno preriscaldato a 170 gradi per 30-40minuti.
- una delle mie ormai "famose" colazioni. Quelle che proprio si va oltre con le calorie ma almeno la giornata sembra sorriderti di più.
- il bottino del mio giro in profumeria. Sephora ringrazia. Il mio portafogli un po' meno. Ma mi sono lasciata rapire dall'effetto Diornude e devo dire che lo farei altre mille volte. Credo infatti sia già nella mia top ten dei cosmetici del cuore. Assieme al blush peace di Ives si intende.
- una passeggiata per il centro storico della mia città in cerca di regali: uno scorcio tra luci d'artista, maioliche vietresi, tradizioni antiche di medicina e icone sacre.
- ho comprato quel cappottino. L'operazione "voglio un cappotto maculato" si è conclusa con ottimi risultati. Clap Clap per me che finalmente dopo che sto girando da due anni in cerca di un cappottino che sia tanto animalier quanto fine, l'ho trovato. Che non ve la dico "laggioia": 129 euro di pura passione. Zara rules, of course.
- poi ovviamente con l'8 dicembre sono arrivate le decorazioni per la mia camera e il mio albero di Natale in casa. Quest'anno è molto tradizionale: rosso, oro e decorazioni in legno di quando ero bambina. A volte i revival fanno bene al cuore.

Ecco la mia passata, adesso a voi, buona settimana.
V.



8.12.12

Christmas tree


Tradizione vuole che l'8 dicembre faccia arrivare ufficialmente scintillii, luci e decorazioni nelle nostre case, assieme al tanto atteso albero di natale.
Oggi io mi dedicherò al mio, pieno di luci bianche e decorazioni fatte di cristalli e addobbi dorati.
Nel frattempo nella mia città un immenso albero già c'è. E a me e Giulia piace come sfondo per prendere il nostro caffè macchiato.

Buona Immacolata, e meravigliose decorazioni e sogni per tutto il week end.









1.12.12

Serendipity


Il sole di una mattina di novembre, quando l'autunno è ovunque nei colori ma non nelle temperature: qualche battuta su WhatsApp e siamo fuori per un caffè.
Un piccolo bar del centro, divanetti blu e tavoli rotondi di legno scuro. Per noi, il caffè è solo "macchiato", come se fosse un modo d'essere o di leggere la vita meno scura. 
Conosco Giulia non da tantissimo tempo ma è stato amore a prima vista e da poco abbiamo intensificato chiacchiere, confessioni, amori comuni, passioni e… caffè. È bruna, dal sorriso largo e gli occhi profondi, che ammiro per espressione e prospettiva, quella che vedo attraverso i suoi scatti, che adoro e che vorrei fossero più spesso le immagini del mio diario virtuale “a forma di me”.
Un dottorato a Padova, un viaggio a Lisbona e l'amore per le Lonley Planet, un paio di calze a pois neri e qualche leggerezza tutta al femminile coi tacchi tra un basolo e l'altro di questa città. Salerno è già vestita per il prossimo Natale nonostante i venti gradi costanti e, il nostro cullarci tra magliette e blazer al posto dei maglioni e delle sciarpe di cachemire, ci sembra quasi uno stato di grazia che vorremmo non finisse mai.
Così, proprio quando non hai programmi e quando prendi il mondo così come viene, si fanno scoperte meravigliose. La vita ti sorprende per caso. 
Semplicemente "serendipity".
Ci perdiamo tra i cortili dei palazzi antichi, i vicoli e i portali, e ci fermiamo su una panchina che ci permette di tenere meglio il naso all’in su. Poi, come due bimbe nel paese del balocchi, finiamo mani e naso incollati alla vetrina di Pantaleone e senza che nemmeno ci si renda conto siamo già a dividere una fetta di Mont-blanc che fa un pò l'aperitivo di noi “ciao magre!” (che tanto ormai questa settimana è andata così, poi da lunedì… si, si). Il Mont-blanc più buono in assoluto, meringa free e con tanto di guarnizione di marron-glaces: una delizia.
Un portoncino in vetro e delle chiavi ancora ferme alla serratura sembrano invitarci ad entrare, poco più avanti. Giulia ed io, sbirciamo dentro e con stupore ci si apre un quadrato di cielo che non sapevamo nemmeno esistesse. È un cortile piccolo, di pietra nelle modanature e legno nei solai. La tinteggiata è fresca. È di un bianco che sembra faccia male agli occhi e l’odore è quello delle case nuove, dei nuovi inizi e delle scoperte. Ci siamo regalate un "interno" a cielo aperto solo nostro per qualche minuto. 
Poi l'orologio, i passi e la vita, che come i grandi amori torna sempre a bussare alla tua porta, ci hanno riportate a casa. Con più sorrisi, più aria fresca nei polmoni e nelle idee e più colori negli occhi. 
Tutti quelli rubati in un'istante dell'occhio della mia Giulia. 
Eccoli.